Perché vi parlo di specialità siciliane? Quando viaggio amo assaporare i luoghi e scoprire la loro autenticità. Mi piace scorgere gli angoli meno turistici e cogliere la vera essenza di un posto. In questa ricerca sicuramente il cibo svolge un ruolo importante anzi direi fondamentale. Odio i locali turistici e di massa (quelli con le foto nel menù per intenderci), mi piace acquistare dalle piccole botteghe di prodotti tipici o sedere nei ristoranti caratteristici, quelli frequentati dalla gente del posto. Penso che sia un modo per entrare nella quotidianità delle città che visito e per coglierne meglio l’essenza.
Ecco perchè nel mio blog vorrei parlarvi anche un pò di cucina e condividere con voi alcune specialità siciliane. Penso ad esempio ad alcune ricette siciliane della mia famiglia, alcuni piatti tipici della gastronomia siciliana, di quelli che si cucinano (o si cucinavano) in casa e che significano condivisione e bei ricordi. Niente panico! Sono ricette facili e alla portata di tutti. Inoltre troverete sul blog anche dei consigli su cosa mangiare in Sicilia e delle indicazioni per sapere dove trovare cibo siciliano tipico per andare sul sicuro.
Negli strani mesi di questo 2020 trascorsi in casa senza poter uscire mi son divertita con il mio compagno, Giovanni, a cucinare. Lui ha un amore sconfinato per la cucina e per l’ospitalità e l’accoglienza e ci piace sperimentare insieme nuove ricette e perfezionarle per poi presentarle ai nostri ospiti perchè la cucina è per noi anche condivisione. La prima ricetta che vorrei proporre anche a voi è quella delle Panelle (frittelle di farina di ceci). Regine del cibo da strada siciliano che si degustano prevalentemente dentro a un panino nel famoso “Pane e Panelle“. Si tratta di una ricetta semplice che si può replicare in casa in pochi semplici passaggi. Richiede soltanto un pò di pazienza e di tempo libero (e nel corso di questa primavera ne abbiamo avuto tanto anzi direi troppo!).
Specialità siciliane: storia delle panelle
Gli ingredienti principali delle panelle sono i ceci. Questi legumi erano molto utilizzati già nell’antichità per il loro alto contenuto nutrizionale. I primi dati archeologici sulla coltivazione di questi legumi provengono dall’attuale Iraq ma poi la coltivazione dei ceci si diffuse moltissimo in Egitto in Grecia e nell’impero romano.
I Greci, per esempio, li riducevano in farina e poi li impastavano con acqua e realizzavano qualcosa di simile alle nostre panelle. I Romani, invece, cominciariono a cuocerle in forno e solo nel corso del Medioevo si iniziarono a friggere in olio. Sappiamo che queste prelibate sfoglie di ceci fritte erano molto gradite alla corte degli Angioini.
Curiosità:
- In latino cece si diceva cicer e il nome di Cicerone, il noto oratore, richiama questo termine. Infatti probabilmente derica da un suo antenato che aveva una escrescenza sul viso a forma di cece.
- Il termine sembra derivare dalla parola greca kikus che ha il significato di forza, potenza, in riferimento alle presunte proprietà afrodisiache di questi semi.
Specialità siciliane: Panelle – Dove trovarle
Insomma questa ricetta fa parte della storia della Sicilia da millenni e ancora oggi è un cibo trasversale che si può gustare dal “panellaro” ambulante per strada o seduti in pizzeria o al ristorante come antipasto. Sicuramente è uno street food molto amato da grandi e piccini che è facile da trovare un pò ovunque e a qualsiasi ora del giorno. Ma non è impossibile prepararle in casa.
Specialità siciliane: Ricetta delle panelle
Ingredienti
- Farina di ceci 500 grammi
- Acqua 1,5 l
- Prezzemolo
- Sale q.b.
- olio per friggere
Procedimento
Versare la farina di ceci e il prezzemolo in una casseruola che contiene acqua salata e mescolare fino a ottenere un composto omogeneo e privo di grumi. Mettere sul fuoco e continuare a mescolare per circa mezz’ora (finchè il composto si stacca dalle pareti della pentola). Versare poi il contenuto in uno stampo perchè possa raffreddarsi e metterlo in frigo a riposare. Dopo alcune ore si possono tagliare fette sottili e friggere in abbondante olio bollente. Vanno servite calde da sole o dentro a un panino e potete trovarle anche accoppiate a crocchè di patate che in sicilia si chiamano anche cazzilli. Se vi piace aggiungete pepe e succo di limone.
Crocchè di patate
Ingredienti
- Patate farinose
- Sale (q.b.)
- Prezzemolo
- Menta
- Olio per friggere
Procedimento
Lessare le patate, lasciarle raffreddare, schiacciarle con uno schiacciapatate o una forchetta, aggiungere il sale, il prezzemolo tritato, la menta. Formare i crocchè, riporli in frigo per almeno un’ora e friggerli immergendoli delicatamente in abbondante olio bollente. Mangiarli caldi.
Alcuni consigli utili: dove mangiare ad Agrigento i panini con le panelle
Una delle friggitorie storiche dove potete gustare questa prelibatezza è in pieno centro: L’Antica Panineria. Non ci sono tavoli, potete mangiare all’interno usando gli sgabelli del bancone o consumarlo altrove ma mi raccomando: va mangiato bollente!
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Grazie, Laura