Come ho scelto di occuparmi di famiglie con bambini e beni culturali?
Come sa chi mi segue, ma magari non ancora chi è arrivato sul blog adesso per la prima volta, da alcuni anni ho scelto di concentrarmi su un particolare tipo di pubblico: quello delle famiglie con bambini. La scelta è stata quasi naturale perchè ha unito la mia inclinazione alla divulgazione, soprattutto rivolta ai più piccoli, e le mie competenze acquisite nel corso degli anni in un connubio per me perfetto. Il mio lavoro rivolto al connubio famiglie con bambini e beni culturali mi piace e mi fa sentire appagata.
Sono cresciuta a “pane e archeologia” nella città dei templi e ho studiato per approfondire la conoscenza della cultura classica. Ho scelto di studiare lettere classiche e archeologia e questa scelta mi ha portata per anni lontana da casa. Infatti ho inseguito un sogno fino in Grecia, dove ho avuto la possibilità di frequentare la Scuola Archeologica italiana di Atene. In quegli anni la mia vita era studio e ricerca, mi dividevo tra lezioni, scavi e studio dei reperti in laboratorio. Per la tesi di laurea avevo classificato centinaia di reperti e di conseguenza arrivata in terra ellenica mi è stato affidato un compito analogo. Ho trascorso diverse estati nell’isola di Lemno, nell’egeo del Nord, davanti a distese di cocci che sembravano tutti uguali ma che con tanta pazienza, pian piano, son riuscita a classificare. Quel lavoro mi piaceva ma mi mancava una dimensione sociale….
Quando sono rientrata in Italia speravo di proseguire con attività di ricerca ma all’università non c’era spazio per i giovani e così ho iniziato a guardarmi intorno.
Nel 2014 ho superato il concorso di abilitazione alla professione di guida turistica e questo adesso è il mio lavoro principale.
Da subito ho capito che non mi piaceva lavorare con i gruppi numerosi ma preferivo itinerari individuali. Generalmente lavoravo con coppie di americani e poi, pian piano, ho iniziato anche a rivolgere le mie proposte a famiglie con bambini.
Famiglie con bambini e beni culturali?
Si avete capito benissimo! Ritengo, per esperienza, che famiglie con bambini e beni culturali sia un connubio non soltanto possibile ma anche un connubio che funziona benissimo. Ci sono tanti genitori che viaggiano con i loro figli e che cercano dei tour pensati apposta per loro e modulati sulle loro esigenze.
Se volete leggere le recensioni di alcune famiglie che hanno sperimentato uno dei miei itinerari ad Agrigento con i bambini potete rendervi bene conto di quel che dico.
Le caratteristiche del mio lavoro:
- Itinerari condotti da un archeologo professionista, da una guida turistica abilitata e guida locale perchè “semplificare è difficile” e semplice non significa banale.
- Tour progettati su misura per essere formato famiglia e venire incontro alle esigenze dei piccoli e dei grandi.
- La marcia in più è data dall’amore nei confronti di questo lavoro e dall’entusiasmo che mi spinge ad alzare sempre l’asticella un pò di più perchè…come si dice? “scegli un lavoro che ti piace e ti sembrerà di lavorare neanche un giorno della tua vita”.
Itinerari per famiglie con bambini? Con quali obiettivi?
Forse alcuni di voi staranno pensando che per i più piccoli è troppo presto per iniziare a conoscere la storia o per ascoltare le vicende di un sito archeologico ma io potrei rispondervi che non è mai troppo presto per iniziare ad amare il patrimonio culturale. Una visita allegra e divertente, un’esplorazione curiosa e intrigante, delle storie appassionanti e illustrate da splendide figure sicuramente cattureranno l’attenzione inisieranno a creare un legame tra i bimbi e i beni culturali. Se le visite dedicate al binomio famiglie con bambini e beni culturali diventeranno abituali magari una volta cresciuti quei bimbi torneranno volentieri a visitare un museo o parteciperanno ad attività culturali, anche con i loro amici, soprattutto se quell’abitudine è nata nel tempo libero e non durante le visite di istruzione con la scuola (che pure sono molto importanti).
Gli obiettivi sono proprio questi: cercare di creare una confidenza che possa poi tradursi in abitudine e amore verso il patrimonio culturale. Inoltre se l’esperienza è positiva e avviene in un clima disteso e di gioco anche l’apprendimento ne gioverà, come ci insegnano le neuroscienze. Qualche mese fa ho partecipato a un interessantissimo seminario di P. Mai su questi temi che mi ha chiarito alcuni aspetti dell’apprendimento (Asilo nel bosco).
Quali sono le esigenze delle famiglie con bambini?
Innanzitutto che la visita sia adatta a tutti e soprattutto fattibile per i più piccoli ( o i nonni). Con un percorso accessibile anche con passeggino (per i fratellini minori), aree di sosta nelle quali fare merenda e riposare un pò.
Inoltre la richiesta è quella di contenuti adeguati e qui entra in gioco la figura del mediatore culturale che cercherà di rendere comprensibile ai bimbi quel che vedranno ma allo stesso tempo fornirà delle informazioni chiare e utili e scientificamente corrette anche agli adulti.
Attenzione non si tratta di un’esperienza esclusivamente dedicata ai bambini ma a tutta la famiglia. Questo richiede anche di seguire i ritmi dettati dai piccoli che possono essere lenti in alcuni momenti (se per esempio la loro attenzione è attratta da qualche dettaglio) o molto rapidi in altri (se i bimbi hanno voglia di correre per raggiungere la nuova tappa.
Sarebbe bellissimo che all’ingresso di ogni museo i bambini trovassero il manifesto dei 10 diritti dei piccoli visitatori invece di una serie di divieti. Contribuirebbe moltissimo a un approccio positivo.
Ecco quello che si può fare durante un tour in valle dei templi con me:
- Fare tutte le domande che ci vengono in mente
- Sedersi per terra ad ascoltare una storia
- Toccare la superficie ruvida dell’arenaria
- Andare a caccia di fossili di conchiglie (da osservare o fotografare)
- Portare a casa una mandorla come souvenir
- Misurare il diametro di una colonna con il proprio corpo
- Scattare foto ricordo davanti ai monumenti
- Esplorare col tatto alcune copie di reperti archeologici (monete o altri oggetti)
- Vestire i panni di una divinità
- Seguire il percorso con una mappa e una bussola come dei veri esploratori
Se siete interessati a una visita alla valle dei templi di Agrigento e volete preparare prima i vostri bimbi potete seguire i miei consigli raccolti in un articolo precedente.
Chi è curioso di scoprire di più sui miei tour può andare alla sezione del sito dedicata.
Seguite sempre la pagina fb e il profilo IG per tutti gli aggiornamenti.
Ne approfitto per ringraziare tutte le famiglie che fino ad ora hanno scelto di scoprire la valle dei templi insieme a me e per dedicare a loro il riconoscimento ottenuto quest’anno da TripAdvisor.
Grazie di cuore, Laura