Sapete che nella zona di Agrigento esistono delle capre speciali? Hanno delle lunghe corna attoricigliate “come dei fusilli” mi ha detto un bimbo una volta, o come un “cavatappi” un altro. A me ricordano un animale mitologico con questo portamento fiero e mi fanno pensare ad Amaltea, la capra che nutrì niente poco di meno che…Zeus! Conoscete la storia? La madre Rea, per evitare che Cronos divorasse anche l’ultimogenito, lo nascose nell’isola di Creta dove Amaltea e l’ape Melissa lo nutrirono con latte e miele.
Un giorno si ruppe una delle corna di Amaltea e Zeus la riempì di cibo e la donò alla giovane ninfa che curò la sua amata capra promettendo che si sarebbe riempito continuamente di cibo. Per questo la cornucopia (dal latino cornus e copiae che signigfica corno dell’abbondanza divenne simbolo di abbondanza.
Inoltre alla morte di Amaltea Zeus la pose tra le stelle del cielo (dovrebbe essere la stella più splendende della costellazione dell’auriga) e con la sua pelle creò una corazza (Egida) da indossare durante la lotta contro Cronos e i suoi fratelli Titani per il potere.
Se state organizzando una vacanza in Sicilia con bambini e cercate idee su cosa fare ad Agrigento e dintorni oltre la valle dei templi ecco un suggerimento per voi!
Durante la visita alla valle dei templi, poco dopo il tempio della Concordia, infatti, incontrerete alcuni esemplari di queste bellissime capre. Se volete conoscerle meglio e assaggiare i formaggi prelibati che si ricavano dal loro latte potete organizzare una visita all’azienda di Valeria e Peppe, a pochi km da Agrigento (nel pomeriggio) oppure recarvi presso il loro caseificio (di mattina).
Le capre girgentane – Caratteristiche
Le capre girgentane sono delle capre molto particolari! Sia i maschi sia le femmine hanno delle lunghe corna attorcigliate che nei maschi adulti possono raggiungere anche 70 cm di altezza!
Hanno un pelo lungo e ruvido, la frangetta e la barba che è molto più evidente nei maschi anche perchè spesso gli allevatori tagliano barba e frangetta alle capre femmine per renderle più belle. A volte la testa e il collo hanno un colore “terracotta” e qualcuna di loro ha un pelo “maculato”.
Producono poco latte ma di eccezionale qualità: leggero e nutriente, dopo quello di asina è il più simile al latte materno.
Le capre girgentane – Storia
Pare che queste capre siano state importate proprio dagli Arabi in Sicilia più di mille anni fa e che povenissero dall’Asia.
Secondo alcuni, in particolare, richiamano gli esemplari presenti in Tibet (zona dell’Himalaya), secondo altri somigliano ad alcune capre dell’Afganistan. Quel che è certo è che sono molto diverse dalle capre che siamo abituati a vedere in giro in Italia e che è possibile trovarle soltanto nella Sicilia occidentale.
Il loro nome deriva da Girgenti, la denominazione di Agrigento usata fino al 1937. Gli Arabi, infatti, la chiamarono Kerkent e, con l’arrivo dei Normanni il nome divenne Gergent e poi Girgenti. Durante il periodo fascista, poi, la città riprese il nome romano di Agrigento.
Oggi queste capre sono in via di estinzione e dunque una specie protetta. Probabilmente il fatto che producano poco latte, crescano lentamente e siano munite di grandi corna non rendeva semplice né remunerativo il loro allevamento. In passato, inoltre, erano capre da latte ma non utilizzate per produrre formaggio.
L’azienda di Valeria e Peppe – Un progetto per non emigrare
Allevare le capre girgentane non è molto remunerativo e non è per nulla semplice dal momento che questi animali hanno delle lunghe corna che usano per combattere e la loro gestione non è facilissima.
Peppe e Valeria, circa 10 anni fa hanno scelto di diventare allevatori pur non avendo alcuna dimestichezza con questo mestiere. Hanno deciso di intraprendere questa strada per avere la possibilità di rimanere nella loro terra e non dover emigrare alla ricerca di un lavoro. Così hanno iniziato a muovere i primi passi di questo loro progetto di lavoro e di vita.
Inizialmente avevano poche capre e tanto entusiasmo e voglia di imparare e sperimentare. Poi pian piano è nata la loro azienda che si trova nel territorio di Raffadali, a pochi km da Agrigento. Oggi hanno 150 capi e sono molto fieri del loro lavoro, pur con tutte le difficoltà che questo comporta. Io li ammiro molto! Hanno investito nella loro amata Sicilia, hanno scelto di tornare e di restare (come me) e si sono rimboccati le maniche. Inoltre il loro progetto si inserisce in un importante progetto di salvaguardia della biodiversità e di protezione di alcuni animali a rischio estinzione e quindi è ancora più notevole.
La giornata tipo di un allevatore di capre girgentane
Le loro giornate sono lunghe e faticose ma hanno sempre uno splendido sorriso che sicuramente vi colpirà e vi contagerà. Ogni mattina all’alba mungono le capre, rigorosamente a mano, prima di portarle fuori. Poi Valeria si dedica alla produzione del formaggio nel piccolo caseificio di Joppolo Giancaxio mentre Peppe porta al pascolo le capre in compagnia dei suoi bellissimi cani pastore, collaboratori fidati e indispensabili.
Tornano la sera al tramonto. Ogni capra ha il suo posto all’interno della stalla, viene legata, pettinata e munta. I capretti e i maschi, invece, restano in un recinto all’aperto se il clima lo consente. In estate, quando nascono i piccoli, per due mesi il latte è tutto per loro e quindi niente formaggio. Mi spiegavano che hanno solo tre maschi perchè altrimenti combattono per il dominio fino ad uccidersi. Il più anziano, quello in foto, si chiama Totò. Guardate che aspetto fiero e che corna!
Sapete che ogni capra ha un nome e che Peppe e Valeria le riconoscono tutte? Sono proprio dei membri della famiglia.
I formaggi caprini
I formaggi preparati con il latte di capra girgentana sono squisiti e molto leggeri e digeribili.
Oltre alla ricotta e al classico “primosale” semplice o aromatizzato con pepe, pistacchio, peperoncino etc. potrete assaggiare anche ottime robiole. Ci sono anche alcuni formaggi stagionati come il “fiocco di neve”, buoni da leccarsi i baffi!
Visita all’azienda delle capre girgentane
Se vi trovate ad Agrigento potete visitare la loro azienda e far conoscere ai bambini questi curiosi e insoliti animali. Sono sicura che si divertiranno tantissimo!
Valeria e Peppe, insieme ai loro tre figli, vi accoglieranno nell’azienda Pietrarossa dove risiedono e al tramonto vi accompagneranno a vedere le capre quando gli animali rientrano dal pascolo. Potrete aiutarli a mungere o pettinare il lungo pelo delle capre e poi assaggiare i formaggi, il latte e alcuni prodotti dell’orto durante una degustazione a Km 0 che si svolge a bordo piscina (potrete anche approfittare per un rapido tuffo).
Purtroppo per il momento l’azienda è chiusa ma speriamo di poter tornare presto a vivere questa esperienza.
Se avete seguito questo itinerario e avete trovato utili i miei consigli condividete l’articolo e scrivetemi le vostre impressioni.
Se volete leggere qualche altro consiglio per Agrigento e dintorni li trovate qui.
A presto, Laura